Covid-19 e TEMPERATURA UNA SPERANZA

IL CALDO e l’ESTATE Che cosa pensa il mondo scientifico tra evidenze e speranze? Stiamo vivendo uno dei momenti più difficili per l’umanità, con l’intero pianeta chiamato a fronteggiare l’emergenza sanitaria per la pandemia da Covid-19. In questi giorni molto duri, la ricerca non si ferma per conoscere il più possibile la struttura che questo nuovo virus ma anche il suo comportamento. Tra questi fronti vi è anche quello climatico: nuove ricerche scientifiche sono state pubblicate (o sono in fase di pubblicazione) negli ultimi giorni, per cercare di trovare le correlazioni tra il Covid-19 e il clima, sia per quanto riguarda la sua sopravvivenza in un determinato ambiente climatico, sia per quanto riguarda l’efficacia della sua diffusione.

Circa il 90% dei contagi da Covid-19 sarebbe avvenuto, per ora, in un intervallo di temperatura compreso tra 3°C e 17°C e in un range di umidità assoluta compreso tra i 4 e i 9 grammi per metro cubo sembrerebbe quindi che  la trasmissione dell’infezione è decisamente più veloce nelle zone dove vige ancora un clima invernale.

Da queste analisi tuttavia non è ancora chiaro se ai fini della trasmissione del contagio sia più influente la temperatura o l’umidità assoluta dell’aria. Tra gli aspetti più interessanti emerge quello di range di ‘optimum climatico’ per il virus ancora più particolareggiato e che va dai 2°C ai 10°C.

Leggi gli articoli della ricerca:

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